Uno dei principali vantaggi dei serramenti in PVC è, come è noto, la bassa richiesta di manutenzione dovuta alla naturale resistenza agli agenti climatici e all’usura che caratterizza questo materiale.
Fatta questa premessa, di seguito si riportano alcune indicazioni utili a svolgere una corretta pulizia e manutenzione che dipenderà anche dalla tecnologia con cui è realizzato il profilo in PVC o dal tipo di rivestimento superficiale.
Il PVC è un polimero che viene utilizzato in moltissime applicazioni siano esse dedicate per un impiego all’interno o all’esterno degli edifici.
A seconda dell’impiego previsto, il PVC viene additivato con particolari sostanze che conferiscono le proprietà richieste.
In particolare i serramenti sono realizzati con profili che oggi hanno la possibilità di dichiarare una resistenza agli agenti climatici esterni per minimo 30 anni.
Certamente la durabilità dei profili in PVC è nota agli utenti finali ed ampiamente apprezzata.
Durabilità, manutenzione e pulizia sono però tre concetti molto differenti fra loro:
I profili in PVC utilizzati per realizzare i serramenti sono prodotti con differenti tecnologie ed in accoppiamento con differenti rivestimenti superficiali.
Il colore del profilo è sempre riferito alla massa del materiale impiegato che nella maggioranza dei casi è il classico bianco ma sono presenti nel mercato anche profili colorati in massa con tinte differenti.
Ad affiancare i profili colorati in massa oggi sono sempre più utilizzati profili rivestiti (ovvero con finiture delle superfici esterne) con differenti metodi di cui si riportano i principali.
Il metodo classico per produrre profili in PVC colorati è rappresentato dalla colorazione in massa.
Questo indica che il pigmento colorato viene miscelato con il materiale e che quindi il profilo è tutto dello stesso colore.
Questo sistema consiste nell’applicare sulla superficie dei profilati un film multistrato di rivestimento, avente uno spessore totale di circa 200 micron: si tratta di un film di PVC, colorato con pigmenti stabili alla luce, sul quale è stata applicata una pellicola di polimetilmetacrilato PMMA trasparente, che apporta una ottima resistenza agli agenti atmosferici e alle radiazioni ultraviolette.
Il film multistrato di rivestimento viene applicato per incollaggio sulla superficie del profilato, mediante adesivi ed apparecchiature speciali: il substrato e il foglio, pretrattati con l’adesivo e leggermente riscaldati per attivare la colla, vengono accoppiati per mezzo di rulli, che possono operare contemporaneamente sul lato esterno e su un fianco del profilato. L’operazione di incollaggio è piuttosto delicata e la sua buona esecuzione è decisiva per il risultato finale. Come si è detto, il profilato deve essere trattato con l’adesivo opportunamente diluito, che opera come un primer penetrando nei pori del PVC. L’accoppiamento per mezzo dei rulli con i fogli anch’essi pretrattati con l’adesivo viene a creare un forte legame collante-collante.
Questo sistema consiste invece nell’applicazione di una pellicola di soli 3 micron di spessore, pigmentata nel colore desiderato. Il film viene fornito in bobina, supportato su un foglio di altro materiale, che viene staccato al momento dell’applicazione mediante l’azione di una macchina svolgitrice: il film viene riscaldato rapidamente fino a 180- 200°C per mezzo di rulli che rammolliscono anche la superficie di PVC, per cui i due materiali vengono a saldarsi in modo permanente.
Se l’operazione viene effettuata in linea con l’estrusione, il rivestimento si applica prima della calibratura del profilato. L’assenza di adesivi comporta minori difficoltà rispetto al procedimento a freddo e apporta una ottima durata nel tempo. In entrambi i sistemi a freddo o a caldo, la preparazione della superficie del profilato è di notevole importanza, soprattutto quando esso viene prelevato dal magazzino. Onde eliminare tracce di sporcizia e di grasso, nonché di residui di scivolanti, di antiossidanti e di altri ausiliari di estrusione si può ricorrere a lavaggi con solventi, anche in fase vapore, o a sgrassaggi con soluzioni alcaline, seguiti da neutralizzazione acida e risciacquo con acqua, anche demineralizzata, e da un’essiccazione finale.
Questo procedimento di trattamento superficiale dei profilati di PVC consiste nella estrusione contemporanea di uno strato sottile (0,51-1,2 mm) e molto uniforme di polimetilmetacrilato PMMA sul lato esterno del corpo del profilato di PVC, mediante una trafila bivite munita di un unico bocchettone. La coestrusione richiede una particolare configurazione della filiera che solo alcuni produttori specializzati propongono. Il PMMA, anche senza particolari agenti protettivi o assorbenti delle radiazioni ultraviolette, è, tra quelle attualmente conosciute, la materia plastica maggiormente resistente alle intemperie; i pigmenti dei quali è caricato in percentuali piuttosto forti lo strato esterno risultano molto più solidi alla luce a causa dell’azione del PMMA, per cui non occorre usare tipi particolarmente costosi, come quelli che sarebbero necessari nella colorazione in massa.
Si tratta del più antico e noto procedimento impiegato per la protezione dagli agenti atmosferici dei serramenti in legno; nel caso del PVC, a differenza del legno, la funzione di questa finitura è essenzialmente decorativa e permette di realizzare qualsiasi gamma di colorazioni.
Importante è anche la possibilità di verniciare serramenti già completamente montati, senza dover ricorrere ad eventuali ritocchi nelle zone termosaldate. E possibile inoltre ripristinare l’aspetto cromatico degli infissi usati, i quali, per la natura stessa del PVC, non hanno sofferto di un’alterazione profonda e spesso irreparabile, come può avvenire con il legno, ma soltanto di una eventuale degradazione superficiale del colore. Si deve anche tener presente che in linea di massima un colore diverso dal bianco è richiesto soltanto sul lato del serramento posto verso l’esterno.
La possibilità di realizzare con opportune vernici qualsiasi colorazione, nonché effetti speciali quali metallizzati, bronzati, opachi, ecc. e profili e disegni anche a più colori, rende molto interessante questo procedimento: esso appare inoltre particolarmente versatile, per la possibilità di produzioni molto limitate e per la conseguente riduzione delle giacenze a magazzino.
Importante è la natura del legante della vernice, che nella maggior parte dei casi è di tipo poliuretanico a due componenti, la cui miscelazione deve essere seguita al momento dell’uso, dato il tempo di stabilità della miscela piuttosto breve. Nella formulazione sono spesso introdotti agenti di assorbimento delle radiazioni ultraviolette, che apportano una ulteriore garanzia di tenuta della brillantezza e della integrità della pellicola di vernice nel tempo.
La durabilità dei serramenti da esterni è intimamente legata alle condizioni di utilizzo (buon uso) e manutenzione.
La cura che si limita generalmente alle operazioni semplici di pulizia e lubrificazione è generalmente realizzata dall’utente invece la manutenzione è affidata a professionisti.
I serramenti in PVC si mantengono puliti facilmente con una spugna con acqua e sapone o prodotti specifici distribuiti dal fabbricante in modo da essere applicati con l’aiuto di un panno.
I prodotti specifici sono di due tipi:
Non si devono mai utilizzare prodotti a base di acetone o di cloro.
I vetri sono puliti periodicamente con acqua o con prodotti non alcalini o utilizzando degli agenti neutri privi di materiali abrasivi.
Le macchie grasse possono essere eliminate utilizzando dei solventi quali l’acetone, l’alcool o l’ammoniaca. Converrà tuttavia non applicarli sulle guarnizioni di tenuta, e sui profili in PVC.
Le porte e finestre sono a volte dotate di parti metalliche visibili quali una soglia in alluminio o parti metalliche laccate. Se è necessario, questi elementi possono essere puliti con prodotti specifici:
Non utilizzare mai prodotti abrasivi che provocano graffi.
Per la pulizia corrente, utilizzare acqua addizionata di un detergente dolce, risciacquare con l’acqua pulita quindi asciugare con un panno morbido assorbente e non lanuginoso.
Le guarnizioni di tenuta non sono generalmente alterate dai prodotti detergenti correntemente utilizzati per pulire le finestre.
Non utilizzare mai solventi organici come la trielina, il tetracloruro di carbonio o i prodotti abrasivi. Gli utensili da taglio o affilati sono ugualmente da non utilizzare.
Le guarnizioni di tenuta non dovranno mai essere pitturate perché perderanno la loro efficienza.
Secondo le specifiche dei fornitori (minimo una volta all’anno):
In ambiente aggressivo (esempio: aria marina), stendere il grasso o l’olio sulle parti metalliche della ferramenta con una frequenza maggiore.
Le piste delle finestre scorrevoli devono essere ingrassate o oliate con prodotti specifici forniti dal produttore.
Dopo la messa in opera dei serramenti esterni, verificare che non restino sporgenze di intonaco, di cemento o altri prodotti sui profili in PVC e la ferramenta che potranno nuocere alla loro estetica e al sul buon funzionamento.
Il PVC Forum Italia è l’associazione italiana che riunisce le principali aziende di produzione, compoundazione e trasformazione del PVC, i produttori di additivi e di macchine trasformatrici. Con sede a Milano, il PVC Forum è parte del Network europeo dei PVC forum collegati a ECVM (European Council of Vinyl Manufacturers), l’associazione europea dei produttori di PVC, a sua volta divisione dell’associazione dei produttori europei di materie plastiche (PlasticsEurope).
Al suo interno opera il Gruppo Serramenti e Avvolgibili in PVC (SIPVC), il principale e più numeroso gruppo di settore costituito da aziende associate che rappresentano una significativa parte della filiera italiana del serramento e degli oscuranti in PVC.
A tutela dell'immagine e della qualità e sostenibilità del serramento in PVC, il Gruppo fornisce in modo sistematico consulenza tecnica, aggiornamento normativo, tutela del mercato, formazione e informazione a tutte le aziende associate.
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La nuova guida ENEA sul riscaldamento invernale negli edifici privati ha lo scopo di agevolare l’attuazione delle misure di contenimento dei consumi di metano per il riscaldamento domestico sulla base del recente decreto/Piano del MITE
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Cassazione: i fotogrammi scaricati dal sito Google Earth costituiscono prove documentali pienamente utilizzabili, ai sensi dell'articolo 234, comma 1, cod. proc. pen. o 189 cod. proc. pen., in quanto rappresentano fatti, persone o cose.
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La Cabina di Coordinamento Sisma 2016, presieduta dal Commissario Straordinario Giovanni Legnini ha prorogato - con apposita ordinanza - al prossimo 20 dicembre 2022 il termine per la presentazione delle domande di contributo di ricostruzione degli immobili resi inagibili dal sisma di proprietà dei residenti titolari di Cas e Sae.
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